Cosa significa costruire un archivio, un deposito di memorie – come per un archivio di semi? Da che dipende la possibilità di dare una continuità temporale a documenti di memoria di cui esiste traccia? Una traccia, a volte involontaria, di memorie perdute, forse scartate?
La loro conservazione non può bastare. Ma è dalla loro stessa natura di “documento” – nel suo senso etimologico, da ‘docere’, informare, far sapere, insegnare – che trae senso la loro archiviazione: dalla possibilità cioè di continuare a trarre un insegnamento da quelle tracce materiali (come lo è una diapositiva).
Un futuro della memoria è possibile proprio a condizione di sottoporre quei materiali a un processo continuo di interpretazione, di rimescolamento nel contesto attuale delle nostre vite, e forse della storia tutta. Un gettare semi in un terreno, e nel cui gesto si genera il cambiamento stesso.
(2, continua)
Video appartenente alla cena:
Cena Nº68
“Su una remota isola del circolo artico…” – Performance di Silvia Margaria con Oriana Persico e Salvatore Iaconesi
con Oriana Persico, Salvatore Iaconesi, Silvia Margaria