Sostenibilità: responsabilità individuale o soluzione tecno-scientifica?

Fare la raccolta differenziata dei rifiuti è importante. Che la sostenibilità ambientale dipenda dalla raccolta differenziata è però, per Federico Venturini, una favola. La responsabilità della crisi ecologica non è riducibile a una scelta virtuosa individuale. È una crisi sistemica, e dipende dal sistema capitalistico di produzione e di consumo.

Ed è un problema di scala. Non si può astrarre dall’azione responsabile su scala individuale. Ma occorre riattivare l’“immaginario dell’azione collettiva”, come critica pratica dell’esistente. Perché delegare alla scienza la soluzione tecnologica della crisi ambientale e sociale significa dimenticare che la scienza non è “neutrale”: è una conoscenza che si risolve in un potere pratico sulla natura, ma, di questo potere pratico, una cosa è farne una comprensione della natura come “corpo reale” della convivenza umana; altra cosa è farne, in una logica strumentale, una funzione estrattiva e parassitaria di dominio sulla natura stessa.

C’è una dimensione conflittuale, oppositiva, nell’impiego della scienza: al servizio di quale prospettiva di cambiamento essa è utilizzata? Ma “che fare” intanto, oggi? Quale approccio avere verso le politiche di mitigazione e adattamento messe in campo dal potere statale, un decisore influente sulla vita comune?

(5, continua)

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