Di fronte a Internet, al Web, gli adulti sono scomparsi? Per paura?
Forse è solo una questione di possedere nuove competenze nella gestione di un nuovo medium di trasmissione e di comunicazione del sapere, della cultura. Cosa, appunto, che è stata vera per qualsiasi passaggio a nuove tecnologie della comunicazione, dall’oralità alla scrittura, e dalla stampa alle nuove tecnologie dell’oralità (radio, cinema).
Per salvarci da un tale «cattivo maestro», dato che non è possibile praticare una totale disconnessione, basta apprenderne le chiavi di acceso o di lettura?
O occorre qualcosa di più? Perché il passaggio dalla cultura della realtà del «contatto» a quella della virtualità della «connessione», sembra di fatto ridefinire non solo la relazione di apprendimento tra maestro e allievo ma anche la costruzione stessa della nostra umanità.
(2, continua)