L’economia politica è una scienza sociale nata alla fine del ‘700 con il capitalismo. Ed è nel suo passaggio da scienza storico-sociale e umanista a scienza formale che, per Andrea Fumagalli, va interrogata.
Che cosa ha permesso di trasformare, negli ultimi trent’anni, l’economia politica in una scienza che si applica alla realtà empirica delle relazioni umane attraverso l’uso di una metodologia che è quella della logica formale (del calcolo matematico)?
La svolta a “scienza esatta” dell’economia politica non fa che definire le relazioni umane sotto la specie della “scambiabilità” di ogni attività umana. Una tale “riduzione” si legittima, secondo Andrea Fumagalli, solo per il fatto che la scienza economica è “scienza del principe”, una scienza del potere.
Ma è davvero possibile ricondurre a “misura”, a calcolo formale, la complessità, e l’incertezza, della vita sociale? E che ruolo vi giocano il valore, la moneta e la tecnologia come elementi fondamentali del sistema capitalistico?
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