Siamo tutti attori, nella vita noi tutti facciamo teatro, sempre. È un’affermazione impegnativa, riguarda il nostro modo di esistere, il nostro modo di stare al mondo.
Ma che cosa significa “fare teatro”? A quale esperienza teatrale contemporanea bisogna guardare? Alla tecnica rivoluzionaria di formazione degli attori di Jerzy Grotowski?
«Non è l’avventura teatrale che è importante nella vita, ma la vita come avventura, questo è importante. All’inizio per me il teatro è stato unicamente il pretesto, lo pseudonimo della vita come avventura, un raggio in più. Il teatro non è stato niente di più per me, mai; l’attore era lo pseudonimo per dire essere umano, niente più.» (Jerzy Grotowski)
E da qui occorre forse risalire più indietro. Per Antonio Attisani, è alla Poetica (fraintesa) di Aristotele che bisogna tornare, alla sua interpretazione della poiesis come “arte drammatica”, della poesia come “azione performativa” della vita tutta.
(1, continua)