Una transizione storica in grado di far fronte all’attuale crisi ecologica, il cui segno più evidente è il cambiamento climatico, ma che non è riducibile ad esso, ha bisogno, per Dario Padovan, di «una grande, potente trasformazione».
Sulla scia della riflessione di Étienne Balibar, la transizione è un processo che genera conflitto a tutti i livelli della società. La transizione non è un processo lineare, è un processo tutt’altro che pacifico, dove si confrontano e si scontrano poteri di natura straordinaria; è il conflitto è inevitabile nel corso di un processo di trasformazione di una società espressamente orientata al suo stesso cambiamento.
Ma quale cambiamento? Quale il segno della sua direzione? Il suo orizzonte dipenderà dalla risposta che, in pratica, verrà data a una domanda in particolare: che cos’è una società ecologica?
Al momento, la risposta è in gioco nel confronto tra teorie della transizione molteplici, le cui prospettive diverse sono tra loro in aperto conflitto.Impegnare la nostra immaginazione nel cercare una soluzione alla domanda: verso dove andare? Quale società desiderare? è, e resta, un compito urgente che riguarda tutti.
(2, continua)