Dov’è rintracciabile oggi nella società della moltiplicazione dei media una produzione culturale per l’educazione sentimentale? In assenza poi di “modelli culturali” – come lo sono stati nell’Italia post-risorgimentale Le avventure di Pinocchio o Cuore – in grado di svolgere una funzione di riferimento, di coesione sociale.
Questa funzione culturale, per Gabriele Vacis, non è più attribuibile al libro. O, almeno, non più solo al libro. Plurimi sono i modelli di creazione di immaginari culturali, e si distribuiscono su diverse modalità di comunicazione mediale – dalla tradizione del romanzo letterario all’universo dei videogiochi, dal mondo sentimentale del fumetto dei manga o dell’animazione degli anime alla pornografia. La loro fruizione risulta inoltre estremamente differenziata per genere.
Si trattava allora di esplorare quel territorio, che è proprio dell’immaginario narrativo, per poter comprendere quali sono oggi i modelli di identificazione sentimentale che interessano, nella loro autonomia, soprattutto i e le giovani adolescenti.
(2, continua)