La vita è un percorso per raggiungere il proprio Sé? Così, almeno, secondo Carl Gustav Jung (principio di individuazione). Un Sé più autentico, che consiste nel suo stesso divenire, nel suo farsi, e che anzi coincide con il «fare» stesso dell’individuo.
Un Sé, quindi, come percorso che si costituisce come distinto dall’ambiente attraverso la sua proprietà dinamica di reagire alle circostanze della vita stessa. Ma fino a che punto è l’espressione di una libertà di scelta?
(3, continua)