Nella situazione attuale, di un capitalismo sull’orlo del collasso ecologico e della crisi finanziario, che cosa fare? Per Giorgio Griziotti, non resta da fare che «la rivoluzione».
Oggi, in cui è la dinamica dell’economia delle piattaforme a mettere a valore il “consumo” della nostra vita individuale, il suo stesso investimento sociale, emotivo e affettivo, attraverso l’estrazione dei nostri dati comportamentali, come è possibile promuovere il senso di un legame sociale stesso?
È possibile uscire da un contesto culturale, e di una comunicazione, che di fatto promuove un’iper–individualizzazione dei soggetti? Esiste, da qualche parte, la possibilità di sottrarsi alla logica di valorizzazione capitalistica della nostra stessa socialità?
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