La «macchina digitale» è una rivoluzione, per Simone Arcagni – una rivoluzione tecnologica, economica, culturale, sociale e politica. Una rivoluzione totale cui non siamo ancora attrezzati per averne una comprensione – che non è già data nella funzione cui assolve un dispositivo digitale dal momento in cui entra a far parte del mondo.
La digitalizzazione della visione non è una questione solo per ingegneri. Qual è l’impatto dei dispositivi dotati di intelligenza artificiale nella società? È un problema che richiede una riflessione filosofica e che, come nello spirito di Condirsi, sia aperta alle domande, a una «domanda continua» sulla realtà della nostra vita quotidiana.
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