Un gioco di società, per capire cos’è un sistema complesso.
O, per lo meno, su proposta di Giovanni Ferrero, una sua rappresentazione visiva, un grafo ad albero. Una specie di grappolo, fatto di nodi e di linee che li connette l’uno all’altro attraverso una e una sola strada. È la cosa cui più sembra somigliare la rete informatica di Internet.
Se n’è esplorato le principali proprietà matematiche. Per scoprire cosa?
Che quelle proprietà non sono così lontane dal mondo reale. Un mondo la cui realtà supera di gran lunga la nostra capacità di previsione, non risponde al nostro senso convenzionale dell’ordine del mondo. È quello delle dinamiche degli eco-sistemi, delle catastrofi, degli automi cellulari, dei frattali, insomma, dei sistemi complessi. Ma non riguarda solo i fenomeni naturali – come i terremoti, le alluvioni o le epidemie –, riguarda anche i fenomeni della vita umana. Ad esempio, quelli dell’economia. Ed è un mondo che non ci aspettiamo.
Al riguardo, quel grafo sembra descrive un passaggio d’epoca. È la descrizione di come oggi avviene la distribuzione della ricchezza, in un mondo dove i ricchi sono sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri, secondo la logica semplice del “piove sempre sul bagnato”.
È il segno di un cambiamento del sistema fondamentale della produzione e distribuzione della ricchezza. E appartiene all’ordine di grandezza della storia umana.
È un cambiamento che è possibile imparare a governare?
(1, continua)