In arrivo / Cena Nº1 - Lunedì 10 Giugno 2013

L’esordio di C O N D I R S I, un problema!

con Ospiti Presenti e Futuri

La convivialità è di fatto una pratica riflessiva che, per sua stessa natura, è temperata, risulta cioè da una buona mescolanza di “ingredienti” in giuste proporzioni.

  • La centralità del cibo, in tavola, ci ricorda la comune dipendenza, l’essere in relazione con la complessa rete della vita, entro cui prende forma la convivenza umana.
  • La pratica conviviale è uno spazio di cura per il legame sociale, una disposizione relazionale che richiede l’intelligente salvaguardia del processo vitale di riproduzione della società.
  • Il cibo quindi, nel rinviare a ciò che è comune nella costituzione corporea delle nostre vite, ci ricorda che la pratica dell’intelligenza – non solo per il nutrimento – è essa stessa incorporata.

È nel dono condiviso del cibo che prende vita la parola per soddisfare il bisogno di condividere il senso del nostro stare insieme al mondo, e del nostro fare. Ed è da qui che bisogna partire: dal fatto cioè che la costruzione di un legame sociale, improntato al bisogno di stare bene – al bisogno di felicità –, non è disgiungibile dalla costruzione di una migliore comprensione del mondo e viceversa.

Quali spazi sociali, oltre la tavola, e non solo virtuali, è possibile attraversare? Come possiamo mettere “in produzione” questa pratica conviviale riflessiva, e non solo a tavola?

1. Un nuovo legame sociale è possibile?

È una proposta di lavoro su un tema da sviluppare in una dimensione conviviale: «Noi adulti non abbiamo inventato nessun nuovo legame sociale»? Da un’affermazione di Michel Serres in Non è un paese per vecchi. Perché i ragazzi rivoluzionano il sapere [Titolo originale, Petite Poucette (Pollicina)].

Per noi è diventata l’occasione di una domanda. Anzi, di una serie di domande sulla continuità/rottura di un «contratto» che lega le generazioni, e che riguarda la nuova connettività della vita sociale entro cui si produce la nostra esistenza.

Non c’è chi non sperimenti il cambiamento in atto nella nostra società. Un cambiamento, la terza rivoluzione industriale della nuova tecnologia digitale, che sta rivoluzionando la base stessa (economica) della nostra convivenza, della nostra vita sociale.

Siamo davvero in grado di comprendere ciò che accade nel nostro nuovo mondo digitale? E, in questa esposizione alla virtualità del mondo digitale, cosa succede alla realtà dei nostri corpi? Alla nostra testa e al nostro cuore? Insomma, alla nostra esperienza del mondo? È l’annuncio di un’ibridazione dell’umano, tra ciò che è biologico e ciò che è artificiale? E ciò come cambia la nostra condizione esistenziale? Siamo meno soli o, e al tempo stesso, ancora più bisognosi dell’espressione sociale della nostra intelligenza, della nostra vita?

Di quali strumenti di pensiero abbiamo bisogno per comprendere il mondo in cui viviamo, e per starci bene o, almeno, un po’ più felici?

È per «lavorare» a questa domanda che C O N D I R S I si ritrova ogni mese a tavola.

Partecipanti: Claudio Zoccola, Roberta De Cesare, Paolo Pedullà, Daniele Ettorre, Cinzia Ceccarelli, Francesca Arri, Silvia di Fonso, Alessandra Cataleta e Renato Tomba

NOTA: Della registrazione rimane solo la parte audio., quella video è andata perduta o forse distrutta.

(Fine)