Ma che mondo vogliamo?
L’educazione deve rispondere a questa domanda. Che, altrimenti, come può il sapere di un bambino o di un ragazzo, e quindi il suo fare, essere adeguato al suo vivere, essere un sapere della sua vita quotidiana?
Ed è una questione radicale, che riguarda il “qui e ora”, una questione di intensità della vita.
Qui, la risposta di Paolo Mottana.
Un invito a salvarsi la vita, e a non rinunciare a tenere insieme i legami.
(4, fine)