Il progetto C O N D I R S I, dell’«avere cura per conservare»: dalla pratica del conversare insieme a tavola alla cura condivisa del fare. E farne un evento.
Si tratta di «operare» sul tema della possibilità di liberare il bisogno espressivo che appartiene al fare, al fare che «è» esso stesso pensare, al fare che incorpora la creatività, le dinamiche creative dell’essere umano, come parte stessa della sua necessità di vivere.
Quel «prendersi cura» equivale a dilatare l’«artistico» al fare, all’attività umana; ma si tratta di farlo nel riconoscere una comune umanità; si tratta di dimostrare che a partire dalle condizioni sociali della nostra vita, di una comune socialità, è possibile lo sviluppo creativo dell’individualità. Ognuno nel suo ambito di azione, e nella sua professionalità.
Allora, si tratta di «mettere insieme», in un evento conviviale, esperienze di condivisione e pratiche creative di messa in comune della nostra vita attiva.
(5, fine)
Video appartenente alla cena:
Cena Nº26
Perché l’incertezza è l’attuale sguardo dell’essere umano sul presente
con Maria Grazia Turri