La fruibilità dell’opera d’arte sembra portare in superficie le relazioni di potere che si stabiliscono in forma di mercato tra l’artista e il collezionista. Un percorso che, nel peggiore dei casi, finisce dentro una cassa, nel migliore, ad arredare la casa del collezionista, sopra il divano.
È questa ambizione «da divano» ciò che, per finire, consente a noi tutti il godimento della bellezza artistica, la sua circolazione nella società?
(Continua, 3)
Video appartenente alla cena:
Cena Nº24
Fatto ad arte. L’arte e la «cura» del fare – Performance/Conversazione con Stefano Riba
con Stefano Riba