Che l’approccio “rivoluzionario” dei movimenti sociali degli anni ‘60 al problema dell’ordine sociale – sempre l’espressione di un particolare sistema di potere – sia da mettere da parte, sembra un dato di fatto.
Ma allora come riprendere un discorso sul conflitto sociale, senza il quale, come ci ricorda Montesquieu, la società è una società senza libertà? Per Peppino Ortoleva, riprendere il discorso sul conflitto sociale – cominciare dagli oppressi – significa rendere la società più trasparente a sé stessa.
E in effetti, spazi di scontro per il conflitto politico non mancano. Che fare allora?
Solo bisogna ricominciare da capo. Si tratta di andare sul territorio, parlare con le persone e ascoltare, ascoltare, ascoltare e ascoltare.
(5, continua)