Qui siamo arrivati al cuore della discussione, a tavola. Alla definizione del maestro come «studente saggio». Per il quale la «saggezza» è la condizione per fare della sua autorità, che è data all’interno dell’istituzione scolastica, e del processo di trasmissione culturale, uno strumento di libertà per chi ci viene per imparare.
Di qua la tesi di Domenico Chiesa (e Christian Raimo): la scuola è tale solo se è portatrice di cambiamento, del cambiamento della società.
Ma allora è forse il caso di chiederci: che società vogliamo?
(4, continua)