Di quale attrezzatura concettuale occorre disporre per una decostruzione dei posizionamenti politico-ideologici – destra/sinistra o fascismo/antifascismo – relativamente a fenomeni attuali, come la crisi economica, l’immigrazione o la guerra, che sono determinanti per il futuro?
Per Carlo Greppi, l’analisi storia deve rispondere al compito di smascherare l’inconsistenza dell’identitarismo locale, che discrimina gli esseri umani in base, ad esempio, alla territorialità, che è il retroterra del razzismo e del fascismo.
Ma è sufficiente per pensare la lotta contro queste posizioni ideologiche senza anche una lotta contro le condizioni di vita economico-sociali che quelle posizioni producano? Senza risalire all’attuale situazione di crisi del capitalismo, del suo processo di valorizzazione, nella creazione della ricchezza reale – attraverso cui si attua l’effettivo processo di discriminazione all’interno della società umana, e anche non umana?
(3, continua)