Durante la cena il dibattitto si è fatto vivace.
Quale pertinenza mette in relazione arte e vita?
Una relazione che si sviluppa nella tensione tra bisogno di guadagnarsi da vivere e necessità di inventare la vita, tra accidentalità e progettualità del fluire della vita stessa, e ancora tra creatività come esigenza individuale di espressione e creatività come bisogno sociale di comunità, creatività come scienza del «vivere bene», della «buona vita».
C’è una potenzialità del «fare ad arte», dell’«avere cura» nel fare, che ci riguarda tutti? Perché è in quella tensione che sta la ragione della permanente inutilità dell’arte.
(4, fine)