Valentina Roselli, la cui ricerca artistica è interessata principalmente a forme di esotismo e percezione dello stesso, dall’aspetto più pop, mediatico-televisivo (ad esempio Adriano Celentano, Yuppi Du) , a quelli di studio antropologico, legati al cinema, ci ha parlato della difficoltà di una messa a fuoco dello sguardo sull’altro.
Dice della necessità di tener conto del proprio sguardo «da turista», dell’«ingenuità» ma anche della «violenza» che segna l’incontro con l’altro, un incontro che si gioca sugli stereotipi culturali reciproci, a rischio sempre di tradimento, di malinteso, e che più spesso si risolve in un incontro mancato. E ciò accade soprattutto quando è, o è stato, segnato dall’atroce eredità colonialista dell’Occidente.
Ma qualcosa, nell’incontro, succede sempre. E ci dice che l’alterità, la diversità dell’altro come altro da sé stessi, è da preservare.
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Video appartenente alla cena:
Cena Nº11
Scambio di sguardi sull’altro – Performance/Video di Valentina Roselli
con Marco Scarcella, Valentina Roselli