Fare a meno di Martin Heidegger? Non pare possibile, almeno, se vogliamo comprendere la necessità e l’urgenza di «sabotare» l’organizzazione globale di questo mondo. Un mondo in cui la misura dell’umano si riduce al calcolo tecnico dell’economia politica capitalistica (e finanziaria).
«Moltiplicare l’azione di base per rallentare la rovina», è ciò che ci vuole per Gianni Vattimo, o, analogamente, un impulso etico-religioso. Che nei termini di papa Francesco, rivolto ai giovani, si dice così: «Hacer lìo!», giovani, fatecasino!
(1, continua)