L’immagine-concetto di «sfera» che, nella proposta di Peter Sloterdijk, è una declinazione spaziale della soggettività, è per Dario Consoli un concetto gravido di conseguenze. Anzitutto, ci aiuta a spostare l’attenzione sugli spazi creati e abitati dall’uomo, un concetto cioè che può raccontare molto della vicenda umana.
Dallo spazio più intimo a quello più globale, da quello più chiuso a quello più aperto, ogni spazio, e in particolare lo spazio sociale,influenza la costruzione della nostra vita. E allora il problema è di provare a capire come abbiamo fino ad ora costruito gli spazi viviamo, e di cui portiamo la responsabilità.
Oggi, poi, occorre porsi la domanda: come possiamo progettare spazi di convivenza? E come possiamo gestire il processo di condivisione della nostra natura umana?
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