Ogni società produce, attraverso l’invenzione di dispositivi visivi, uno sguardo, un modo di vedere, che diviene al tempo stesso un modo di pensare, una visione sul mondo di quella società stessa. L’esempio più interessante, al riguardo, è quello della prospettiva rinascimentale – «forma simbolica», appunto, di rappresentazione del mondo della nascente società mercantile europea.
A partire da questo assunto, Simone Arcagni si interroga sull’«occhio della macchina» digitalizzata di oggi.
La visione digitale è quella di un «occhio diverso» rispetto all’occhio dei dispositivi visivi precedenti nella storia della nostra società? La «rivoluzione digitale» è un dispositivo che dà origine anche a una rivoluzione dello sguardo, della visione sul mondo che ci riguarda?
(1, continua)