La digitalizzazione del mondo – il suo essere numerabile, quantificabile – è qualcosa di così scontato nella nostra esperienza quotidiana, da non costituire affatto un problema.
Perché mai mettere in discussione il “digitale” – e cioè il sistema dei numeri naturali, interi? La computabilità del reale è qualcosa che si ottiene facilmente con un dito, appunto, in riferimento alla molteplicità e varietà degli oggetti che compongono il mondo.
C’è qualcosa che si sottrae alla digitalizzazione e al riferimento, che non sia cioè numerabile?
Secondo Gaetano Chiurazzi, basta partire dalla scoperta delle grandezze incommensurabili – il problema della diagonale, della radice quadrata di due (√2) – una questione ben nota a Platone, per accorgerci che in realtà, oggi come allora, c’è in gioco una sfida filosofica, e non solo, enorme: il problema di come si esce dalle situazioni di dominio.
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